LE PAROLE DI DE LUCA
Stamane il Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto chiarire la sua posizione rispetto all’indagine che la procura ha aperto per corruzione e che vede indagati oltre a Nello Mastursi, capo-segreteria del Presidente, altri uomini del gruppo che ha organizzato la campagna elettorale di De Luca tra i quali un noto avvocato avellinese che avrebbe fatto da tramite tra Mastursi e Manna, il marito del giudice del Tribunale Civile di Napoli Anna Scognamiglio la quale accolse il ricorso che De Luca fece contro la legge Severino.
Le parole di De Luca sono state forti nel tentativo di uscire dall’angolo in cui questa ennesima indagine lo ha rinchiuso da ieri sera, quando su tutti gli organi di stampa è apparsa la notizia.
Ecco cosa ha detto
“Mi limiterò a fare due o tre considerazioni. La prima è questa: io considero il controllo di legalità nel nostro paese un bene per le persone oneste e dunque io sostengo pienamente l’azione della magistratura. Invito la magistratura ad andare avanti con estremo vigore, possibilmente in tempi rapidi, perché, lo ripeto, le persone perbene sono interessata affinché si accendano i riflettori su tutte le vicende della vita pubblica. Viviamo in un momento nel quale i cittadini italiani hanno il diritto di sentirsi rappresentati da persone perbene. Ovviamente quello che in Italia è andato crescendo sono gli effetti collaterali che riguardano tutto quello che poi fa seguito ad un’iniziativa giudiziaria e cioè la ormai consolidata abitudine al massacro mediatico delle persone e delle istituzioni. Questo sta diventando un segno di barbarie nel nostro paese e di oltraggio permanente allo stato di diritto e alla Costituzione italiana.
Io ritrovo una mia funzione benefica e socialmente apprezzabile anche in questo. C’è qualche organo di stampa come pagine colorate di topolino che dovrebbe chiudere, ma questo è un grande tema che dovrebbe riguardare il rapporto tra diritto della persona, sistema giudiziario e sistema dell’informazione nel nostro paese, per troppi anni abbiamo fatto finta di non vedere che sta crescendo una realtà mostruosa in Italia, fatta di oltraggio alla dignità delle persone e di totale perdita dei valori costituzionali fondamentali.
Ribadisco il mio totale sostegno alla magistratura e alla sua azione, essendo il più interessato a un chiarimento su tutte le vicende che riguardano la vita pubblica del nostro paese e della mia attività.
la seconda considerazione è che io sono parte lesa, nell’istituzione che rappresento in questa vicenda. Combatteremo in maniera ferma nei confronti di chiunque oserà gettare ombre sulla correttezza e sulla trasparenza dei nostri comportamenti. Noi siamo parte lesa e ci rivarremo nei confronti di chiunque offenderà la dignità delle istituzioni e delle nostre persone.
Leggo dalle cronache di un signore di nome Manna, potevo chiudere questa conferenza in trenta secondi perché io non sono a conoscenza di nulla, di nulla, di nulla. Non so chi sia Manna, non so che faccia, non so dove viva. Nella mia memoria questa parola mi ricorda solo due cose: la manna dal cielo, un ricordo biblico ma non credo che sia questo il caso. L’altro Manno che mi ricordo è un certo Angelo Manna, un opinionista che in una televisione locale. Altri Manna non ne conosco e di quello in questione nessuno, in nessuna sede, né pubblica né privata, mi ha mai fatto cenno a questa persona che mi è del tutto sconosciuta. Per questo noi siamo parte lese e ci tutelerò in tutte le sedi e con tutti i mezzi.
La terza considerazione: noi non solo non abbiamo imbarazzo, abbiamo molta rabbia, sarebbe esagerato dire che questa ennesima avventura ci riempi di gioia ma sarebbe altrettanto esagerato dire che ci getta nell’angoscia. Siamo in perfetta media inglese. Non abbiamo nessun imbarazzo, ma vorrei che fosse chiaro a tutte le forze politiche e anche a chi tenta in queste ore infami speculazioni politiche che da Napoli lanciamo all’Italia intera la sfida della trasparenza, della concretezza, del rigore amministrativo, del rigore spartano nelle nostre istituzioni. Senza nessun problema a Napoli, nella regione Campania, le paludi della clientela politica, del malaffare sono prosciugate, e dunque noi e il Partito in cui milito, siamo protagonisti di una battaglia per la trasparenza, per il rigore per la correttezza amministrativa, per far nascere e per difendere un altro Sud. Quello che si presenta a testa alta, che affronta le grandi questioni sociali, che si misura con i problemi della trasformazione urbana, che cerca di creare il lavoro in condizioni che sono drammatiche in alcuni territori. Questa è la nostra sfida e rispetto a questa sfida, noi non arretriamo di una virgola e sfidiamo chiunque, in tutte le sedi sul piano della trasparenza, della concretezza e della correttezza amministrativa.
Le prime scelte fatte vanno in questa direzione. Nel campo della sanità, le nomine fatte sono state istruite dall’ufficio di gabinetto e come sanno tutti io non conosco personalmente nessuno di quelli che sono stati chiamati ad incarichi di direzione nella sanità. A conferma che si è voltato pagina, che la regione in cui la sanità era un luogo di clientela politica è finita, c’è un’altra regione, nella quale si lavoro perché la sanità diventi il luogo della garanzia dei servizi alla persona, il campo nel quale le professionalità mediche debbono preoccuparsi soltanto delle proprie caratteristiche specifiche e non di cercare protettori e padrini politici. È cambiato tutto e cambierà ancor di più. Questo è quanto, noi siamo impegnati in questa sfida.
Mi fermo qui.
Capite che sto facendo training autogeno.
Sottolineo il lato di benefattore. Ho dato lavoro ai giornalisti italiani come Murdoch, dovrebbero farmi cavaliere del lavoro per quanto lavoro vi dato.
Un appello a tutti i nostri collaboratori, Keep Calm e al lavoro, senza distrazioni.”